Shinrin Yoku

Il termine Shinrin Yoku è una parola giapponese, coniata nel 1982 da T. Akiyama, che si può tradurre come “Bagno nella foresta“. In realtà la tradizione da cui deriva è ben più antica e rintracciabile nella maggior parte delle culture. Nella civiltà pre-industriale era normale avere tecniche mediche molto più legate alla natura e da esse dipendenti.

Paracelso era solito dire che l’arte di guarire origina dalla natura e non dal medico.

Attualmente, in un’epoca molto ricca di stress e tensioni, quest’idea sta tornando in voga ed in diverse culture troviamo termini differenti per indicare concetti molto simili; ad es. in Norvegia si parla di Friluftsiv e cioè di “vita all’aria aperta”,  in Germania è ormai normale nelle SPA praticare Forest Therapy ed in Corea si parla di Sanlimyok.

Come ci spiega M.A. Clifford nel suo libro “Bagni di Foresta” in Giappone la credenza nei poteri risananti della foresta è profondamente radicata e trova le sue radici nella religione Shintoista secondo la quale ogni cosa ospita uno spirito o KAMI. Ogni albero ha un suo Kodama che sarebbe uno spirito analogo alle driadi dei miti greci. Nella cultura popolare possiamo ritrovare tali personaggi nei film Anime di Hayao Miyazaki. 

E proprio un altro Miyazaki, il Dr. Yoshifumi Miyazaki è probabilmente il massimo esperto di Shinrin Yoku e sicuramente uno degli autori più prolifici a livello scientifico su tale argomento. Quali sono le evidenze scientifiche che hanno trovato questi studi dopo i “bagni di foresta”?

  1. Calo della concentrazione del cortisolo (ormone dello stress)

  2. Aumento della capacità di concentrazione mentale

  3. Diminuzione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca

  4. Miglioramento degli stati d’ansia

  5. Aumentata attività dei linfociti NK (Natural Killer)

    – Aumentata attività del Sistema Nervoso Parasimpatico.

Nei boschi è presente un’atmosfera speciale, infatti le piante sono in grado di sviluppare un proprio sistema di difesa contro i pericoli cui sono esposte, quali inquinamento, disidratazione e agenti patogeni. Le confiere ad esempio sono in grado di emettere i cosiddetti Fitocidi, composti organici volatili che difendono gli alberi dai parassiti e garantiscono la purezza dell’aria. Uno studio del 2011 (Li et Al) ha mostrato come queste sostanze rinforzino il nostro sistema immunitario e riducano il rilascio degli ormoni dello stress.

In uno studio del 2007 (Lowry et Al.) si sostiene anche che i miliardi di batteri presenti nella foresta, tra cui il Mycobacterium Vaccae, entrando in contatto con la nostra pelle, siano in grado di aumentare la nostra produzione di serotonina, migliorando umore, sonno e digestione.

Un proposito nuovo per quest’anno? Lunghe passeggiate nei boschi!

Bibliografia

Q. Li, Y. Miyazaki et Al. Effect of Phytoncide from tree on human natural killer cell function. Int J Immunopatholo Pharmacology, 22(4) 951-959, 2009.

C. Song, Y. Miyazaki et Al. Physiological and psychological effects of walking on young males in urban parks in winter. J Physiol Anthropol, 32(18), 2013.

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